12 novembre

XXXII domenica del tempo Ordinario

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Ci stiamo avvicinando alla conclusione dell’anno liturgico e la liturgia ci invita in maniera forte a restare in attesa, la parabola di oggi ci introduce proprio in questa dimensione…

10 vergini, 10 ragazze che attendono lo sposo per fare festa. Sono uguali in molte dimensioni: tutte partono con entusiasmo da casa, tutte hanno il desiderio di partecipare a quella festa, riconoscono con gioia e gratitudine l’opportunità racchiusa in quell’invito e vanno, si pongono in attesa…

Ma l’attesa stanca, logora, nel corso dell’attesa l’entusiasmo si riduce, si spegne… viene sera, si fa buio… e lo sposo non arriva… la stanchezza si fa avanti… e tutte e 10 si addormentano… che grazia il fatto che non si addormentino solo le 5 dichiarate stolte ma si addormentino tutte… sì, perché così c’è posto in questo brano proprio per ciascuno di noi… quanto entusiasmo per il Signore avvolge alcuni momenti della nostra esistenza, quante volte il nostro cuore si è rivolto a Lui con passione, con gioia, con fiducia… eppure altrettanto, quante volte il nostro entusiasmo si è spento, la nostra vita di fede, il nostro desiderio di incontrare Gesù si è un po’ addormentato…

Gesù non fa una colpa a nessuna di quelle ragazze per essersi addormentate nell’attesa, non abbattiamoci per questo, ma riconosciamo che a quel grido che si alza a mezzanotte tutte si svegliano e si danno da fare per essere nuovamente pronte al suo arrivo… l’entusiasmo si riaccende, sembra di vederle e sentirle così prese e indaffarate, così subito sveglie… quante volte nelle nostre eucarestie sembriamo addormentati, le parole ci escono a fatica dalle labbra, quasi le trasciniamo come se fossimo appena scesi dal letto… il Signore ci chiede di essere vitali, di essere vivaci di accogliere lo sposo che arriva, non un funerale o qualcosa di triste, anche dalle nostre liturgie deve trasparire la gioia dell’arrivo di questo sposo, la gioia di incontrarlo di stare con lui… ma pensate che gioia passa se uno sta ancora dormendo o ha l’atteggiamento di essere appena sceso dal letto…

Ma quelle 10 non sono tutte uguali, la loro differenza non sta nel momento dell’attesa, bensì della preparazione, 5 sagge hanno preparato l’incontro, le altre sono state più sprovvedute.

Chiediamo al Signore la grazia di saper raccogliere nel corso delle nostre giornate quell’olio che alimenterà la nostra lampada, è un olio personale, come personale è la nostra vita di fede e la nostra relazione con il Signore, è un olio che non posso chiedere ad un altro di procurarsi per me, è l’olio della fedeltà al Signore che passa dalle piccole scelte di ogni giorno.

Questo olio, raccolto dalla spremitura di ogni giornata alimenti le nostre lampade per accogliere il Signore che viene nella nostra storia, allora sarà festa, allora sì saremo con lui per la vita eterna.