21 agosto

XXI domenica del Tempo Ordinario

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Che strana domanda quella posta da quel tale non identificato dall’evangelista Luca… Sono pochi quelli che si salvano?

È strana e addirittura potremmo dire “sospetta” per almeno un paio di motivi, anzitutto il cercare di fare delle statistiche in merito alla salvezza quasi che la statistica ci possa aiutare in qualche modo a tenere il cuore in pace… se si salvano in tanti vuol dire che non c’è bisogno del mio impegno, d’altra parte se non c’è molto posto cosa mi impegno a fare? Sarò certamente fra gli esclusi e quindi tanto vale che faccia quello che ho voglia…

E questa direzione è proprio quella del secondo sospetto: il fatto che quel tizio non parte dall’idea che siano in molti a salvarsi, ma che siano in pochi… un Dio che è bacchettone, rigido, che apre le porte solo alla crème a quei pochi appunto che ce l’hanno fatta…

Quanto può essere fuorviante la nostra idea di Dio… e Gesù non sta al gioco di quel personaggio e cambia completamente la prospettiva: non è questione di quanto posto ci sia nel Regno di Dio, non deve essere quello l’oggetto del nostro interesse, invece dobbiamo guardare all’accesso al Regno, a quella porta, una porta stretta attraverso la quale non è facile passare, ma soprattutto non è facile passare in massa… il Regno non è questione di mode, di seguire la massa, di fanno tutti così… nel Regno l’accesso è singolo.

Come è difficile pensare di passare attraverso una porta stretta in un gruppo… ne abbiamo fatto esperienza a Cracovia… lì dove le vie di uscita dal Campus Misericordiae si facevano più strette ecco che si formavano imbuti enormi con massa di gente che si accalcava… la porta stretta la passi personalmente, è una scelta personale che non puoi delegare, non ci passi perché passano tutti, ma ci passi perché hai fatto una scelta e una scelta ben precisa. È un po’ come il check in all’aeroporto non è che passano tutti, passi se hai la carta d’imbarco e i documenti in regola…

Ma non solo, la porta stretta è anche l’immagine della porta attraverso la quale non solo entri personalmente ma entri non portando nient’altro che te stesso e la tua storia, allora scusate se mi servo ancora di un’immagine di porta… questa volta è la porta girevole, in questo genere di porta si entra uno per volta e, normalmente con oggetti di piccole dimensioni, fai fatica a passare con un borsone o una valigia… così è per il Regno di Dio non avremo valigie da portare dentro, potremo entrare se saremo liberi da carichi inutili e pesanti… allora non sarà più questione di quanti posti ci sono sull’aereo ma io ho preparato i documenti necessari per l’imbarco? Chiediamo al Signore che ci aiuti a scegliere lui e il suo regno, così da essere pronti, liberi da noi stessi e dalle cose che ci circondano per essere anche noi fra quelli che verranno dai 4 angoli della terra per sedere a mensa nel Regno di Dio.